infezioni da spiaggia GD ITALIA

Le infezioni da spiaggia

Finalmente l’estate, la stagione della spensieratezza. Quel periodo dell’anno in cui sentiamo il bisogno di staccare, dimenticare tutto e goderci soltanto un po’ di tempo in relax.

Torna la voglia di divertirsi, di sdraiarsi sul lettino in riva al mare a fare lunghi bagni di sole, di passeggiare sentendo il calore della sabbia sotto ai piedi nudi, di rinfrescarsi e giocare tra le onde.

Dobbiamo ricordare, però, che proprio in mezzo alla sabbia calda, potremmo imbatterci in alcune insidie per la nostra salute.

Il pensiero corre ai pericoli dell’esposizione solare, agli eritemi e alle scottature che ci causano tanta sofferenza e hanno pure delle conseguenze a lungo termine sulla salute della nostra pelle.

Ma non c’è soltanto questo.

In un articolo precedente abbiamo parlato dei rischi che corriamo a bordo piscina. Oggi vorremmo invece introdurre un altro argomento che ci sta a cuore e che sarebbe bene non sottovalutare: le infezioni da spiaggia.

Infezioni da spiaggia, tutto quel che c’è da sapere

Quando andiamo al mare, ci esponiamo all’aggressione di diversi agenti esterni che proliferano tra la sabbia, soprattutto in ambienti umidi dove le temperature sono molto alte: virus, batteri, funghi. Microrganismi che sono in grado di infettarci e di scatenare varie problematiche, spesso non gravi ma decisamente fastidiose.

Irritazioni che potrebbero essere evitate prestando un po’ di attenzione nelle lunghe giornate sotto l’ombrellone.

L’impetigine, l’infezione da spiaggia dei bambini

Una delle infezioni da spiaggia più diffuse è sicuramente l’impetigine. Si tratta di un’infezione batterica della pelle che colpisce in particolare i bambini al di sotto dei 10 anni di età.

Quali sono i sintomi dell’impetigine?

L’impetigine si presenta sotto forma di piccole bolle rosse, vescicole e pustole ripiene di siero, localizzate di solito intorno alla bocca, al naso e nella zona dell’ombelico. Questa manifestazione superficiale è accompagnata da bruciore e prurito, una sensazione molto fastidiosa che induce i bambini a grattarsi.

Lo sfregamento costante, però, anziché dare sollievo e ridurre il fastidio, accentua l’infiammazione e può causare lo scoppio delle bolle, esponendo la pelle sana all’aggressione da parte di altri batteri.

L’impetigine è un’infezione da spiaggia contagiosa.

Ciò significa che quando si è in presenza di questa infezione cutanea, occorre tenere il proprio figlio momentaneamente lontano da altri bambini e provvedere tempestivamente alla somministrazione della terapia indicata dal medico.

La contagiosità può protrarsi fino a 48 ore dopo aver cominciato la terapia antibiotica.

Quali sono le cause dell’impetigine?

L’impetigine è solitamente causata dallo Staffilococco aureo (Staphylococcus Aureus), ma anche altri batteri, come gli Streptococchi possono essere alla base di quest’infezione che colpisce soprattutto i bambini piccoli.

Questi microrganismi possono infettare la pelle principalmente in due modi:

  1. Penetrando attraverso una ferita, un taglio oppure altri tipi di lesioni, come la puntura di un insetto (impetigine primaria)
  2. In seguito alle complicanze di un’altra condizione o patologia della pelle, in particolare quelle di tipo infiammatorio come l’eczema o dermatite atopica, l’herpes simplex, la scabbia ma anche in presenza di pidocchi (impetigine secondaria)

Diagnosi e terapia dell’impetigine

Se si sospetta che il proprio figlio abbia contratto un’infezione batterica che ha scatenato l’impetigine, occorre rivolgersi a un dermatologo. È sufficiente una visita autoptica per individuare le lesioni tipiche della malattia e distinguerle dai sintomi di altre patologie cutanee.

La terapia da utilizzare varia a seconda del caso.

Anche gli adulti, infatti, possono avere l’impetigine che solitamente, in questi casi, va a colpire zone del corpo coperte di pelo, come il viso degli uomini che portano la barba. Questa forma di infezione è detta sicosi piogenica e deve essere trattata tramite assunzione di antibiotici per via orale. I medicinali da prendere devono sempre essere prescritti da un medico.

Se, invece, ci troviamo in presenza di un bambino affetto da impetigine, esistono due diverse possibilità di cura dell’infezione.

Nel caso si tratti di un’infezione localizzata cioè ristretta a una particolare zona del corpo, sarà sufficiente l’applicazione di medicamenti topici, creme o unguenti indicati dal dermatologo

Nel caso in cui l’infezione da impetigine sia più estesa e generalizzata, si utilizza un farmaco topico in combinazione a un antibiotico per via sistemica.

Infezioni da spiaggia: Micosi, attenzione ai funghi

Altri agenti patogeni da cui difendersi quando si va al mare sono i funghi, responsabili delle fastidiose micosi.

Questi microorganismi si annidano tra la sabbia della spiaggia ma anche su altre superfici come quelle dei lettini e delle sdraio prese in affitto (e quindi condivise con estranei), sulle passerelle di legno, sui bordi delle piscine, nei piatti delle docce. Inoltre è possibile trovarne su teli da mare in spugna, ciabatte e su ripiani di bagni e spogliatoi.

I funghi, infatti, sono in grado di sopravvivere a lungo ed è impossibile accorgersi della loro presenza a occhio nudo.

Anche un pavimento che a prima vista sembra pulito potrebbe nascondere l’insidia di una possibile infezione.

Se la pelle, specie bagnata, entra a contatto con superfici contaminate, la trasmissione dell’infezione è quasi assicurata. Condizioni di elevata umidità, infatti, favoriscono l’aggressione da parte dei funghi. Inoltre, anche l’eccessiva sudorazione, che altera il ph della pelle, la rende più soggetta all’attacco di questi microrganismi.

Tipi di micosi “da spiaggia”

Esistono diversi tipi di micosi che possono essere contratte quando si va al mare. Tra le più diffuse e comuni troviamo:

  1. Onicomicosi
  2. Tinea corporis
  3. Pitiriasi versicolor
  4. Tinea pedis
  5. Tinea Cruris

L’onicomicosi è l’infezione da funghi che colpisce le unghie di mani e piedi. È facile accorgersene. L’aspetto delle unghie, infatti, cambia totalmente. Diventano più fragili, si deformano e prendono un colorito giallastro, ben diverso da quello naturale.

È un’infezione piuttosto contagiosa.

La Tinea Corporis, anche detta Tigna (o dermatofitosi del corpo) è un’infezione cutanea causata dai funghi dermatofiti. Si tratta di microrganismi che colonizzano la cheratina, cioè la principale proteina che a costituire lo strato corneo dell’epidermide, dei capelli, dei peli e delle unghie.

La Tinea Corporis colpisce viso, tronco e arti cioè mani e piedi e si presenta sotto forma di chiazze o placche tonde oppure ovali sulla pelle che appare arrossata e irritata. Talvolta, intorno alla lesione possono comparire delle piccole vesciche. Il sintomo più fastidioso è il prurito.

La Pitiriasi Versicolor viene chiamata anche Fungo da spiaggia. In verità, però, quest’infezione fungina non è strettamente correlata al mare e alla sabbia, ma può essere contratta anche in altri ambienti che presentino le caratteristiche idonee alla proliferazione del fungo che la provoca. Il suo nome comune deriva dal fatto che le chiazze bianche che la caratterizzano sono più visibili sulla pelle abbronzata.

A provocare la Piritiriasi Verisolor è il Malassezia Furfur, un lievito normalmente presente sulla superficie della nostra pelle. Fa parte del nostro microbiota cutaneo cioè dell’insieme di organismi che colonizzano la cute, senza che ce ne rendiamo conto. Tuttavia, in alcuni casi, questo fungo può diventare patogeno e scatenare delle infezioni che interessano il volto, gli arti e il tronco.

La Tinea Pedis (o Tigna del piede) è una dermatosi che compare tra le dita del piede e che poi può espandersi verso il dorso del piede e le unghie. I sintomi sono pelle arrossata, prurito, desquamazione e comparsa di screpolature cutanee. Spesso colpisce i nuotatori e coloro che frequentano ambienti dove si fa sport (piscine o palestre) per questo viene chiamata anche Piede d’Atleta.

La Tinea Cruris colpisce pieghe inguinali, perianali, cosce e glutei su quali si formano grandi eritemi, con desquamazione e prurito. Spesso, a causa dell’infiammazione dei follicoli piliferi, lungo i bordi della lesione infetta compaiono anche vescicole o papule.

Una comune infezione da spiaggia: Le verruche

Altra infezione da spiaggia molto comune sono le verruche, piccole escrescenze di colore grigio che compaiono sulla pelle. Le verruche sono causate da alcuni ceppi di HPV, il virus del Papilloma umano. Questo microrganismo, molto resistente, è capace di insinuarsi nella pelle attraverso una piccola ferita o una lesione, infettandola.

Solitamente, non sono dolorose, ma soltanto fastidiose a vedersi. L’unica eccezione è rappresentata dalle verruche plantari, quelle che compaiono sulla pianta del piede. Questo perché esse raggiungono gli strati più profondi della cute.

Camminandoci sopra, potrebbero spingere contro una terminazione nervosa, scatenando un dolore simile a quello di un sassolino che si insinua nella scarpa.

Infezioni da spiaggia. Vademecum per evitare sorprese dopo le vacanze al mare

Le vacanze dovrebbero essere un momento di serenità e relax. Ma un’infezione da spiaggia potrebbe guastare i piani e rendere quelle giornate molto meno piacevoli. Di conseguenza, è bene mettere in atto qualche accorgimento per divertirsi in spiaggia in piena sicurezza.

  • Dopo aver fatto il bagno in mare o dopo la doccia, asciugati bene e fai attenzione che non resti umidità nelle pieghe della pelle. Creeresti le condizioni ideali per la proliferazione di funghi e batteri presenti nell’ambiente esterno. Per la stessa ragione, se hai figli, aiutali ad asciugarsi accuratamente
  • Non camminare mai scalzo nei luoghi pubblici. Quando devi percorrere passerelle sulla spiaggia, quando fai la doccia oppure vai al bagno, indossa sempre delle ciabattine che proteggono la tua pelle dal contatto con superfici potenzialmente infette
  • Non sederti direttamente su sdraio, lettini o sedie utilizzate da altri, specie se sei in costume o indossi pantaloncini molto corti. Sarebbe opportuno, invece, che coprissi queste superfici con un asciugamano o un telo da spiaggia pulito di tua proprietà
  • Non prestare oggetti personali come teli da spiaggia, ciabatte o spazzole e non utilizzare quelli di altri
  • Fai sempre una doccia quando esci dal mare, utilizzando un detergente adatto. Gd consiglia l’uso di Pentadin Plus, biodetergente ad ampio spettro con azione antimicotica e antimicrobica, capace di inibire la proliferazione di germi e batteri, particolarmente indicato se si frequentano ambienti dove è facile la contaminazione come palestre, piscine, mezzi pubblici
  • Disinfetta i giochi di tuo figlio con un detergente adatto
  • Quando torni a casa, fai una bella lavatrice e lava tutti gli indumenti utilizzati, inclusi costume e asciugamano. Per una pulizia profonda e sicura, suggeriamo di aggiungere al normale detersivo una dose di Nevoxil detergente che disinfetta e sanitizza i tessuti grazie all’ossigeno nascente che agisce su spore, funghi e batteri

Contro le macchie bianche che derivano dalla pitiriasi veriscolor, suggeriamo l’utilizzo di Pigmadin, l’integratore alimentare vegano eupigmentante, immunomodulante e antiossidante che interviene in modo efficace sulla pigmentazione della pelle, stimolando la produzione di melanina e riducendo la fotosensibilità

Per eventuali segnalazioni o reclami, si prega di contattare il titolare del presente sito web all’indirizzo email gdtif@gditalia.biz

PRODOTTI CONSIGLIATI