microbiota e sistema immunitario

Difendersi dalle malattie con un microbiota in equilibrio

Potrà sembrarti incredibile, ma la nostra salute dipende dal benessere di un organo che spesso non prendiamo neppure in considerazione: l’intestino.

È vero.

Il pulsare del cuore batte il ritmo della vita, facendoci scorrere il sangue nelle vene. Il movimento incessante dei polmoni consente all’ossigeno di entrare nel nostro organismo a ogni respiro. E il cervello controlla come un grande sofisticatissimo computer questa macchina perfetta che è il nostro corpo.

Ma dall’intestino – o meglio dal microbiota intestinale – dipende l’efficienza del nostro sistema immunitario, l’avanzato sistema di difesa che ci protegge contro germi, batteri, virus e altri agenti estranei, contrastando infezioni e malattie.

Ma cos’è il microbiota intestinale e in che modo influenza il sistema immunitario?

Microbiota intestinale: un ecosistema dentro il nostro intestino

Avrai sicuramente sentito parlare di flora batterica o flora intestinale.

Ecco questi due termini, diffusi nel linguaggio comune, servono a indicare quello che gli esperti hanno battezzato più correttamente “microbiota intestinale”.

Di cosa si tratta?

Il microbiota intestinale è l’insieme dei microrganismi che popolano la mucosa dell’intestino, vivendo in simbiosi con l’essere umano e in equilibrio tra di loro. Si tratta di una vera e propria colonia di funghi, batteri, protozoi e altri minuscoli esseri viventi, la cui composizione varia da persona a persona nel tempo, a seconda di una serie di fattori quali:

  • il patrimonio genetico
  • la storia personale
  • l’ambiente in cui viviamo
  • il nostro stile di vita
  • l’alimentazione
  • lo stress

Si può dire che, in età adulta, ciascuno di noi possiede un microbiota intestinale unico e irripetibile, formato da migliaia di esserini microscopici che coesistono in perfetta armonia.

Ma cosa c’entrano questi minuscoli ospiti del nostro intestino con le nostre difese immunitarie?

Scopriamolo insieme.

Il microbiota intestinale fa da barriera contro i patogeni

Innanzitutto, il microbiota intestinale costituisce esso stesso una linea di difesa contro virus, batteri e altri agenti potenzialmente nocivi per il nostro organismo.

In che modo?

I batteri “buoni” che lo formano il microbiota mettono in atto una vera e propria resistenza alla colonizzazione, contrastando attivamente l’ingresso di agenti patogeni, con i quali competono per lo spazio e per le sostanze nutritive presenti all’interno dell’ecosistema intestinale.

In poche parole, li tengono fuori per non dover condividere con loro (o meglio per non vedersi sottratto) il proprio “territorio” e le risorse disponibili, un po’ come farebbe qualsiasi altro animale di taglia maggiore se subisse l’invasione da parte di un rivale.

Inoltre, i batteri residenti sono in grado di produrre alcune sostanze ad azione antimicrobica locale a cui sono immuni e che risultano, invece, tossiche per gli agenti patogeni che tentano di introdursi nell’organismo

Proteggendo sé stessi, dunque, difendono anche noi da potenziali ospiti indesiderati.

Il microbiota intestinale preserva l’immunità di barriera



Altra importantissima funzione del microbiota intestinale è quella di preservare l’immunità di barriera, garantendo l’integrità della barriera epiteliale intestinale e riducendone la permeabilità.

Ciò avviene grazie a diversi meccanismi, legati alla sintesi di acidi grassi a catena corta da parte dei batteri che colonizzano il nostro intestino. Si tratta di:

  • acido acetico,
  • acido propionico
  • acido butirrico (o butanoico)

Questi acidi grassi, ottenuti dalla fermentazione dei carboidrati, entrano nel processo di produzione del muco, una sostanza vischiosa e lubrificante che ha funzione protettiva, e sono in grado di acidificare l’ambiente, rendendolo inospitale per i batteri aggressivi.

Inoltre, il microbiota intestinale è capace di stimolare la rigenerazione delle cellule intestinali danneggiate.

Il microbiota intestinale addestra le difese immunitarie a riconoscere il pericolo

Il microbiota intestinale funge da palestra delle difese immunitarie.

È all’interno della mucosa intestinale, infatti, che avviene il contatto tra le cellule immunitarie e microrganismi e altre sostanze provenienti dall’ambiente esterno.

In un certo senso, la flora batterica addestra quelle cellule, insegnando loro a discriminare i potenziali agenti patogeni da quelli innocui, in modo da innescare una risposta immunitaria soltanto di fronte a un effettivo pericolo.

Questo allenamento a riconoscere e combattere le minacce esterne inizia fin da quando nasciamo attraverso un invio di informazioni e di istruzioni da parte del microbiota intestinale, che consentono al sistema immunitario ancora immaturo di apprendere e svilupparsi, rispondendo in modo adeguato ai diversi stimoli ricevuti.

Il microbiota intestinale modula il sistema immunitario

Il microbiota intestinale non influisce soltanto sul sistema immunitario locale, cioè quello legato all’apparato in cui risiede.

Esso è in grado di modulare la risposta dell’intero sistema immunitario, agendo direttamente su sistemi corporei distanti e in particolare sulle membrane mucose, comunicando con esse attraverso il flusso sanguigno e linfatico.

È nota per esempio l’esistenza dell’asse intestino-polmone.

Disbiosi intestinale e malattie: quando l’equilibrio viene meno, stiamo male

Quando il nostro microbiota intestinale è in equilibrio, il sistema immunitario lavora a pieno regime, in modo efficiente, tenendoci al riparo da infezioni e malattie.

Ma se l’equilibrio si rompe a causa di una proliferazione incontrollata dei batteri “cattivi”, si stabilisce una condizione di disbiosi intestinale, che ha come effetto a catena il venir meno di questo efficiente sistema di difesa, messo sotto pressione da attacchi ripetuti.

All’inizio, il problema è circoscritto all’intestino stesso che si irrita e si infiamma, dando luogo a sintomi gastrointestinali come dolore addominale, meteorismo, diarrea o stitichezza.

Ma se non si ripristina il microbiota e lo stato di alterazione si protrae troppo a lungo, ecco che possono insorgere patologie di vario tipo, dovuto a uno stato di infiammazione cronico determinato dai batteri cattivi che, attraverso la circolazione sanguigna, si diffondono nell’organismo e aggrediscono i diversi distretti corporei.

Tra i principali disturbi correlati alla disbiosi intestinale troviamo:

  • problematiche della pelle quali la dermatite atopica, ma anche l’acne, la rosacea e la pityriasis versicolor
  • infezioni del tratto urinario causate da Escherichia Coli
  • cistiti ricorrenti, che si scatenano a causa della proliferazione incontrollata di batteri già presenti nelle mucose
  • infiammazioni e infezioni vaginali come la Candidiasi o la Tricomoniasi, determinate dalla Candida Albicans e dal Trichomonas Vaginalis
  • Supportare il microbiota intestinale per difese immunitarie forti

Come abbiamo visto, microbiota intestinale e sistema immunitario sono in stretta connessione tra di loro.

L’equilibrio e la salute dell’uno determina l’efficienza dell’altro.

Per questo è bene capire come prendersene cura al meglio per tenere alte le nostre difese in ogni momento, prevenendo disturbi e patologie.

Un elemento chiave per un microbiota intestinale in perfetto equilibrio, naturalmente, è l’alimentazione. Secondo alcuni studi, la giusta dieta per nutrire il microbiota intestinale è varia e bilanciata, ma sicuramente dovrebbe includere cereali, legumi, frutta secca e pesce, cibi associati a ridotti livello di batteri aerobici potenzialmente dannosi per il nostro organismo e a una concentrazione più bassa di molecole pro-infiammatorie nel sangue.

Inoltre, occorrerebbe incrementare il consumo di fibra alimentare, purtroppo sempre meno presente nei cibi che portiamo in tavola, spesso sottoposti a processi di lavorazione industriale che li arricchiscono di grassi e zuccheri e li privano di nutrienti essenziali.

L’essere umano non è in grado di digerire la fibra alimentare, presente negli alimenti di origine vegetale (frutta, verdura, legumi, cereali integrali etc.) poiché non possiede gli enzimi necessari. Ciò significa che questa sostanza raggiunge intatta il colon, dove viene metabolizzata dal microbiota intestinale, che ne trae grande vantaggio.

Per ripristinare e mantenere integro il microbiota intestinale è bene anche praticare un po’ di attività fisica ogni giorno, evitando così le controindicazioni di uno stile di vita sedentario, spesso responsabile di problematiche di salute come obesità, diabete o sindrome metabolica.

Come sottolineiamo sempre, non è necessario allenarsi fino allo sfinimento. È sufficiente dedicarsi anche una mezz’ora di tempo per andare al parco vicino casa a fare una passeggiata in mezzo al verde, magari in compagnia di un amico. Camminare di buon passo, immersi nella natura, ci aiuta a sentirci bene, fisicamente e mentalmente: allevia lo stress, libera endorfine, ha un’azione benefica su muscoli, ossa e sistema cardiocircolatorio, oltre a favorire l’equilibrio del microbiota intestinale.

Insomma, è un modo per tenersi in salute e favorire il buon umore senza stravolgere la propria routine giornaliera.

La buona salute intestinale e dell’organismo più in generale passa anche per il corretto uso degli antibiotici, che purtroppo molto spesso vengono assunti o somministrati con troppa leggerezza, senza pensare alle controindicazioni di questo gesto.

Gli antibiotici servono a trattare le infezioni determinate da batteri e non hanno alcuna efficacia contro altri microganismi come i virus, per esempio. Ciò significa che prendere un antibiotico per stare meglio quando si ha il raffreddore o un mal di gola, nella maggior parte dei casi, è del tutto inutile se non controproducente e dannoso per la nostra salute.

L’abuso di antibiotici, infatti, alla lunga rende i microbi resistenti a questi farmaci e ne riduce sempre di più l’efficacia, esponendoci all’aggressione di questi microrganismi. Inoltre, gli antibiotici agiscono direttamente sul nostro intestino, alterando e danneggiando la flora batterica.

Le principali conseguenze di questo sbilanciamento del microbiota intestinale sono i tipici effetti collaterali che troviamo elencati nel foglietto illustrativo degli antibiotici più comuni:

  • dolore addominale
  • crampi e gonfiore
  • nausea
  • diarrea o costipazione

Dunque, per preservare il proprio microbiota intestinale e mantenerlo sano è bene evitare di autoprescriversi trattamenti antibiotici. Meglio sempre consultare preventivamente il proprio medico, che potrà valutare la nostra condizione e stabilire la terapia più adeguata al caso.

Nel caso in cui sia veramente necessario assumere medicinali di questo tipo, è possibile contrastarne gli effetti collaterali attraverso l’assunzione di PLENUM INTEGRATORE a base di Lattoferrina, 9 miliardi di Fermenti Lattici Tindalizzati, Fos, Vitamine e Minerali, formulato per ripristinare, proteggere e preservare il microbiota intestinale.

Plenum Integratore agisce sull’equilibrio della “flora batterica”, favorisce una corretta funzionalità intestinale e per questo è l’ideale contro tutte le patologie che dipendono da un’alterazione del microbiota: disbiosi intestinale, gastroenteriti acute, coliti, colon irritabile, diverticoliti e cistiti.

Anche il sistema immunitario trae grande giovamento da questo prodotto, grazie all’azione combinata dei probiotici e dello zinco, che rafforza le nostre difese.

 

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