dermatite atopica avec integratore

Convivere con la dermatite atopica

Invadente, fastidiosa, talvolta persino invalidante, nelle sue forme più gravi e acute.

La dermatite atopica è una patologia della pelle che provoca estremo disagio, con un impatto molto forte sulla vita delle persone.

Chi non ne soffre, potrebbe tendere a sottovalutare questa malattia cutanea. Ma basterebbe ascoltare le testimonianze di chi è costretto a convivere con la dermatite atopica per rendersi conto di quanto possa essere difficile affrontarla, fin dai suoi esordi. Sono storie in cui emerge la sofferenza, il malessere, lo sconcerto per una condizione che “ti cambia la vita”, che ha conseguenze sul modo in cui si percepisce il proprio corpo e sul modo in cui si sta con gli altri. Imbarazzo, vergogna, ansia, persino senso di colpa sono emozioni molto diffuse in chi soffre di dermatite atopica.

Ma che cos’è la dermatite atopica?

Si tratta di un disturbo infiammatorio della pelle (dermatosi infiammatoria) che si manifesta con secchezza della cute, arrossamento, desquamazione, crosticine e, soprattutto, un forte prurito che spesso tende a peggiorare durante le ore notturne rendendo difficile riposare.

Come evidenzia il nome, la dermatite atopica può coinvolgere parti del corpo diverse. “Atopica”, infatti, deriva da “a- topos”, senza luogo, senza localizzazione specifica. Può comparire sulle mani, sui piedi, nella piega interna dei gomiti e delle ginocchia (cavità o fossa poplitea), sui polsi, sulle caviglie, sul torace, ma anche zone estremamente visibili come sul collo e sul viso.

Trattandosi di una patologia che tende a cronicizzarsi, ha un andamento a fasi alterne: possono esserci lunghi periodi in cui la malattia non dà alcun segno visibile e ci si sente bene, ma poi all’improvviso i sintomi possono ricomparire e aggravarsi.

Esordio e sviluppo della dermatite atopica

Di solito, la dermatite atopica insorge durante l’infanzia, entro i primi cinque anni di vita con sintomi ben riconoscibili: la cute appare secca, arrossata, fortemente irritata e pruriginosa. L’istinto, naturalmente, è quello di grattarsi per trovare sollievo a questa spiacevole sensazione. L’unico risultato, però, è quello di accentuare l’irritazione.

Il pizzicore che si avverte sulla pelle, anziché diminuire, si fa più intenso e snervante.

Si innesca una specie di circolo vizioso che tende a mantenere e aggravare questo sintomo.

Molto spesso, l’irritazione è accompagnata da sintomi di carattere psicologico. Forte nervosismo, agitazione, ansia, stress, tono dell’umore basso sono tutte condizioni correlate alla dermatite atopica e alla cute atopica più in generale. Si potrebbe dire che il prurito costante, unito alla difficoltà di trovare sollievo, sollecita una reazione nervosa che, a sua volta, comporta una aggravarsi dei sintomi fisici.

Con il passaggio all’adolescenza, di solito, la malattia tende a scomparire da sola, andando in remissione.

Tuttavia, come abbiamo già evidenziato, si tratta di una patologia ad andamento cronico-recidivante. Di conseguenza, se la patologia cutanea persiste dopo la pubertà, tenderà a ripresentarsi nella vita adulta, con periodi di remissione e periodi di riacutizzazione.

La marcia atopica

La dermatite atopica non si manifesta soltanto a livello cutaneo, ma progredisce con il tempo, andando a intaccare anche le mucose. Molti soggetti affetti da dermatite atopica, con il tempo, tendono a sviluppare anche altre patologie più gravi come alle allergia, rino-congiuntivite allergica e asma nella tarda infanzia e nella successiva età adulta.

È la cosiddetta MARCIA ATOPICA o MARCIA ALLERGICA, un’evoluzione della malattia che si manifesta in forme diverse a seconda delle fasce d’età.

Fattore scatenante della marcia atopica è proprio la dermatite atopica che comincia a dare i suoi primi segnali quando siamo molto piccoli.

Solitamente nel corso del primo anno di vita del bambino, i sintomi cutanei (irritazione, rossore, prurito) si associano a una sensibilizzazione rispetto ad alcuni alimenti cioè il latte vaccino, le uova oppure la frutta a guscio. I piccoli pazienti che manifestano questi disturbi sono sensibili anche ai più comuni allergeni domestici come gli acari della polvere o il pelo degli animali. In molti casi, cominciano già a verificarsi alcuni episodi di asma, spesso legati a infezioni del tratto respiratorio. Più tardi, nel corso della crescita, il bambino si sensibilizza anche verso gli allergeni esterni e ambientali, come il polline che rimane sospeso nell’aria. Già in età pediatrica cominciano gli episodi di rino-congiuntivite, una particolare infiammazione della mucosa nasale.

Arrivati all’adolescenza, i sintomi respiratori come l’asma sembrano sparire all’improvviso. Per anni, la patologia resta silente, dando l’illusione di una guarigione. Ma dopo un periodo di latenza, diversi pazienti ricominciano a star male.

In realtà, i sintomi di tipo cutaneo e quelli respiratori possono comparire a qualsiasi età, innescati da una serie di fattori quali l’esposizione ad alcuni fattori ambientali o anche il fumo di sigaretta. È vero che, con l’avanzare dell’età, l’incidenza di alcuni disturbi si abbassa notevolmente e che negli anziani c’è una frequenza minore di queste patologie. Ma non è raro che anche in persone piuttosto avanti con l’età si scatenino nuove allergie.

Cause della dermatite atopica

Non esiste una causa univoca della dermatite atopica.

Sia di fronte a un disturbo multifattoriale che viene innescato da una serie di fattori costituzionali, genetici e ambientali che interagiscono tra di loro e concorrono, tutti insieme, allo scatenarsi della malattia.

Fattori genetici: la dermatite atopica scritta nei nostri geni

Come in molte altre malattie allergiche, anche la dermatite atopica è influenzata dalla predisposizione genetica. Se si hanno parenti o membri della famiglia con dermatite atopica, c’è una maggiore probabilità di esserne colpiti. In particolare, se si hanno entrambi i genitori affetti da questa patologia, il rischio di svilupparla è dell’80% (del 60% nel caso di un solo genitore, madre o padre).

Secondo diversi studi, ciò che fa la differenza è una mutazione del gene che codifica la filaggrina, una proteina strutturale della nostra pelle.

Una carenza o assenza di filaggrina causa desquamazione, secchezza e un’alterazione della barriera cutanea, la naturale protezione della nostra pelle che ci preserva dalla penetrazione di agenti esterni, potenzialmente nocivi.

Ciò significa che quelle sostanze dannose riescono a entrare più facilmente.

I bambini che presentano questa mutazione nel proprio DNA, sembra abbiano una maggiore predisposizione a sviluppare la dermatite atopica.

La predisposizione genetica (o familiarità), però, da solo non basta a determinare la malattia nell’individuo. Si stima che il 40% di coloro che presentano la mutazione della filaggrina, non sviluppano mai i sintomi.

Questo proprio perché stiamo parlando di un disturbo complesso.

Fattori ambientali

Nella genesi della dermatite atopica e delle altre malattie connesse all’atopia, anche l’ambiente esterno fa la sua parte. In particolare, l’esposizione ad alcune sostanze può essere determinante nel predisporre l’individuo alla manifestazione di sintomi.

Per esempio, alcuni studi dimostrano che l’esposizione precocemente del bambino ad alcuni allergeni presenti nell’ambiente della casa come gli acari della polvere o il pelo dei propri animali domestici (cani o gatti) può contribuire alla sensibilizzazione del soggetto e all’insorgenza del disturbo.

Ma non solo.

Anche le abitudini nutrizionali hanno un forte peso. Il mancato (o limitato) allattamento al seno e il contatto prematuro del bambino a rischio con alimenti allergizzanti, può concorrere allo sviluppo della dermatite atopica.

Sarebbe bene, quando si passa alla fase dello svezzamento del proprio figlio, evitare alcuni alimenti o perlomeno farglieli consumare con una certa cautela e attenzione. Questo, in modo particolare, se in famiglia c’è già familiarità con la dermatite atopica.

I principali alimenti da tenere sotto controllo nell’alimentazione del bambino sono:

  • Uova
  • Latte vaccino e derivati come lo yogurt o formaggi fermentati
  • Arachidi, noci, nocciole e più in generale la frutta secca e con guscio
  • Agrumi (arancia, limone, mandarino etc.)
  • Tra la frutta, in particolare fragole e ananas
  • Pesce
  • Crostacei

Sarebbe bene anche evitare di esporre i più piccoli al fumo passivo di sigaretta e sigaro, soprattutto durante la gravidanza e nel corso dei primi mesi di vita. Anche l’inquinamento atmosferico ha una sua rilevanza nell’innescare la patologia.

Tra i fattori scatenanti contiamo anche le infezioni batteriche, in particolare quella da Staffilococco Aureo, ma anche quelle virali o fungine cioè dovute a virus e funghi; alcune condizioni ambientali e fattori climatici particolari (freddo secco invernale, caldo secco degli ambienti riscaldati), profusa sudorazione ma anche alcune il lavaggio con detergenti troppo aggressivi, il contatto delle pelle con lana o fibre sintetiche.

Dermatite atopica: alcune buone pratiche e suggerimenti

Quando si soffre di dermatite atopica, oltre alle terapie suggerite dal medico che fa la diagnosi, è opportuno mettere in atto una serie di accorgimenti utili a tenere sotto controllo il disturbo e alleviare i suoi sintomi più fastidiosi. Ecco alcuni consigli, divisi per aree di interesse:

Cosa indossare in caso di dermatite atopica

  • Prediligi tessuti in cotone. Evita qualsiasi tipo di fibra sintetica (nylon, poliestere) perché non fanno respirare la pelle. Bandita anche la lana. Pur essendo naturale, è costituita da lanolina, una proteina dal forte potere allergizzante e irritante, che può accentuare il prurito. Lo sfregamento dei capi sulla pelle, infatti, è uno dei principali fattori scatenanti dell’eczema atopico;
  • Scegli indumenti di colore chiaro. I coloranti, infatti, sono tra gli agenti irritanti che possono scatenare i sintomi
  • Attenzione a gancetti, bottoni, zip che potrebbero rilasciare nichel, una sostanza allergizzante
  • Elimina sempre le etichette che fanno attrito sulla pelle, generando irritazione e prurito;
  • Evitare di indossare capi troppo pesanti poiché un’eccessiva sudorazione peggiora l’eczema atopico;
  • Dopo l’acquisto e prima di indossare degli indumenti, lavali e igienizzali accuratamente. Nel caso in cui stingano, procedi con un ulteriore lavaggio, in modo da eliminare il più possibile sostanze nocive.

Come predisporre l’ambiente (casa, scuola o ufficio) in caso di dermatite atopica

  • Areare spesso la stanza
  • Evitare che la polvere si depositi
  • Mantenere una temperatura media, né troppo alta né troppo bassa
  • Evitare la presenza di tappeti, moquette, tendaggi dal tessuto pesante

Un approccio rivoluzionario alla dermatite atopica: AVEC Integratore

La tradizionale terapia per la dermatite atopica prevede l’assunzione di fermenti lattici che vanno a riequilibrare il microbiota intestinale. Spesso, infatti, lo scatenarsi di allergie e disturbi è legato all’impossibilità per l’intestino di processare alcune sostanze.

Noi di GD, però, vogliamo proporre un approccio diverso ai problemi della pelle atopica e iper-reattiva. Invece di concentrarci su un unico aspetto, vogliamo trattare la questione da tutti i punti di vista.

Per questo è nato Avec Integratore, la risposta più completa ai bisogni della pelle atopica e iper-reattiva.

Questo integratore 100% vegano, senza glutine e senza lattosio, funziona grazie una potente combinazione di principi attivi, lavorando su più fronti per favorire il benessere integrale della persona.

Grazie alla sua formulazione, Avec Integratore è in grado di intervenire sui vari disturbi e sintomi legati alla condizione di atopia. Prima di tutto, dona grande sollievo, alleviando il pizzicore che tormenta la pelle e non sembra mai andare via. Attenua il rossore, calmando l’irritazione e concorre a ripristinare la normale funzione della barriera cutanea alterata.

 Inoltre, Avec Integratore contiene estratto di Withania somnifera, una pianta dalle straordinarie proprietà che promuove il rilassamento e il benessere mentale. La sua azione calmante porta enormi benefici al paziente affetto da dermatite atopica poiché aiuta a ridurre i sintomi psicologici come ansia e stress, che portano con sé un aggravamento dei sintomi fisici. La dermatite atopica, infatti, ha anche una componente psicosomatica. Il prurito e il disagio sperimentato innescano nervosismo e provocano spesso un’alterazione dell’umore, stati mentali che, a loro volta, alimentano il problema, in un circolo vizioso che non sembra avere fine. Grazie ad Avec Integratore è possibile intervenire anche su questo aspetto, rompendo la catena.

Quando si ha a che fare con la dermatite atopica, è istintivo grattarsi per trovare sollievo dal prurito. Quel continuo sfregare e graffiare, però, determina lesioni sulla pelle attraverso le quali potrebbero penetrare agenti patogeni. Per chi ha la pelle atopica e iperreattiva, la probabilità di contrarre infezioni è più alta. Per far fronte anche a questo problema, Avec Integratore contiene estratti di Perilla frutescens e di Viola tricolor, ad azione antibatterica e antivirale, in grado di ridurre il rischio di infezioni e sovrainfezioni cutanee.

Gli studi dimostrano che il trattamento precoce e preventivo della dermatite atopica – supportato dall’assunzione di Avec Integratore e dall’utilizzo degli altri prodotti della linea Avec per Pelli Secche, molto Secche e Atopiche, consente di interrompere la Marcia Atopica e impedisce la degenerazione della patologia.

Per eventuali segnalazioni o reclami, si prega di contattare il titolare del presente sito web all’indirizzo email gdtif@gditalia.biz

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