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Dal mal di testa ai dolori al seno: piccoli e grandi disturbi legati al ciclo mestruale

Per le donne, il passaggio dall’infanzia all’adolescenza è segnato dal menarca ovvero dall’arrivo delle prime mestruazioni.

Per molte madri che vedono le proprie bambine crescere e andare incontro all’età adulta, non è un tema semplice da affrontare. Pur essendo qualcosa di naturale e fisiologico, il ciclo è ancora oggi un argomento spinoso, oggetto di imbarazzo e vergogna.

In poche parole, un tabù.

Questo atteggiamento è dovuto spesso al modo in cui viene vissuto quel particolare periodo del mese. Le mestruazioni, infatti, non sono uguali per tutte. Alcune donne – poche in verità – non avvertono alcun fastidio durante quei giorni. Altre, invece, devono affrontare un vero e proprio calvario, tra dolori e disturbi fastidiosi e spesso invalidanti, che impediscono il normale svolgimento delle proprie attività.

Non a caso nell’ultimo periodo si comincia a parlare di congedo mestruale.

In Spagna, da mesi si discute sulla possibilità di introdurre una legge che potrebbe consentire alle donne che soffrono di mestruazioni dolorose – certificate sempre da un medico specialista – di assentarsi provvisoriamente dal lavoro. In Italia, il dibattito politico sul tema ha preso avvio nel 2016, ma non ha ancora prodotto risultati. Diverse aziende, però, hanno cominciato a muoversi in questo senso, adottando misure simili per le proprie dipendenti.

Ma quali sono i principali disturbi legati al ciclo mestruale e come affrontarli?

“Il mal di testa da ciclo mestruale” ovvero la cefalea catameniale

Fitte lancinanti alla testa, un dolore pulsante che non se ne va per giorni. Così si manifesta quello che viene comunemente chiamato “mal di testa da ciclo” e che gli esperti definiscono cefalea catameniale o emicrania mestruale.

Solitamente, i sintomi si manifestano un paio di giorni prima delle mestruazioni e si protraggono per 2 o 3 giorni. In molti casi, si comincia a soffrire di cefalea catameniale fin dall’adolescenza, ma gli episodi tendono a farsi più frequenti anche tra i 30 e i 40 anni e subito prima della menopausa, quando il corpo femminile smette di produrre ormoni estrogeni e si chiude la fase dell’età fertile della donna.

Cefalea catameniale: gli squilibri ormonali fanno scatenare il mal di testa da ciclo

Sono le fluttuazioni ormonali a determinare le condizioni perché insorga il mal di testa.

Poco prima della comparsa del flusso mestruale, infatti, nel nostro corpo si verifica un brusco calo degli estrogeni, che si associa a un aumento della produzione di ossido nitrico e prostaglandine. Queste due sostanze inducono una vasodilatazione cioè un aumento del volume dei vasi sanguigni a livello del cranio.

È questo fenomeno a scatenare il dolore pulsante dell’emicrania mestruale.

Il fastidio è accentuato anche dal fatto che, durante i giorni del ciclo, noi donne siamo maggiormente sensibili agli stimoli dolorosi. La caduta degli estrogeni, infatti, si lega anche a una minore produzione di endorfine, i cosiddetti “ormoni della felicità”, che svolgono un’attività analgesica naturale, proteggendoci dalla sofferenza.

Mal di testa da ciclo: luce e rumore aggravano il problema

Quando siamo colpite dalla cefalea catameniale, può essere molto difficile svolgere le proprie attività quotidiane. Il disagio patito è davvero forte, tanto da compromettere la concentrazione e da causare un calo nelle performance.

In quei momenti, l’unica cosa che vorremmo fare è chiuderci in una stanza al buio e sdraiarci a letto per riposare. Se ci si muove troppo, si rischia di far peggiorare i sintomi. In questo, l’emicrania mestruale differisce molto dalla cefalea tensiva, che viene alleviata grazie all’attività fisica. Inoltre, rumori forti e luce intensa non fanno che aggravare il problema, accentuando il disturbo.

Dolore e tensione al seno: mastodinia o mastalgia

Un altro disturbo molto frequente in noi donne è il dolore al seno. È la cosiddetta mastodinia o mastalgia, che spesso si presenta in modo ciclico nei giorni che precedono le mestruazioni.

I sintomi variano di intensità da donna a donna.

Alcune pazienti avvertono soltanto un lieve senso di tensione o pesantezza. Altre, invece, sentono un dolore sordo e continuo. Altre ancora provano delle vere e proprie fitte, come delle stilettate, che interessano una o entrambe le mammelle.

Nelle forme più acute, la mastodinia ha un impatto molto forte sulla qualità di vita della donna, interferendo anche con la vita di coppia.

Solitamente, questi sintomi tendono a scomparire da soli, alleviandosi spontaneamente dopo i primi giorni di flusso.

Quando sperimentano questo disturbo, molte donne entrano in apprensione e decidono di prendere appuntamento con un senologo. Temono che il dolore possa essere la spia di un problema più serio, come un tumore. In realtà, nella maggior parte dei casi, la mastalgia ha cause benigne e non c’è bisogno di allarmarsi. Basti pensare che circa il 70% delle donne affrontano questo tipo di sintomi almeno una volta nella vita.

Anche un recente studio condotto in Gran Bretagna ribadisce che non c’è un nesso tra mastodinia e tumore. La ricerca ha coinvolto più di 11.000 donne che si sono rivolte a un centro senologico per un consulto specialistico. Di esse, 1.912 si erano presentate dal medico per effettuare una mammografia dopo aver avvertito dolore al seno.

Dagli esami, risultava che soltanto 8 di loro avevano un tumore.

Questo, naturalmente, non significa che il dolore vada ignorato. La prevenzione è sempre una scelta saggia e bisognerebbe effettuare i controlli di rito puntualmente.

Attraverso una visita specialistica è possibile comprendere le cause del disturbo e intervenire laddove necessario.

Esistono due tipi di mastodinia:

  • la mastodinia ciclica
  • la mastodinia non ciclica

La mastodinia ciclica e ciclo mestruale

La mastodinia ciclica è il dolore al seno che si ripresenta puntualmente, poco prima dell’inizio del flusso mestruale oppure in concomitanza con l’ovulazione.

Gli esperti ritengono che la causa siano le fluttuazioni ormonali a cui tutte le donne vanno incontro nel corso della propria fase di vita fertile.

Tuttavia, non è ancora chiaro quale sia il meccanismo alla base.

La mastodinia ciclica di solito causa una sensazione di indolenzimento e tensione a una o entrambe le mammelle, che può irradiarsi anche all’ascella e alla superficie del braccio associato.

Nella maggior parte dei casi, il fastidio si attenua con l’approssimarsi del ciclo e sparisce del tutto quando si entra in menopausa, fase della vita caratterizzata da altri disturbi legati al crollo degli ormoni.

La mastodinia non ciclica

Quando il dolore al seno si presenta all’improvviso, a prescindere dalle variazioni ormonali legate al ciclo mestruale, allora si parla di mastodinia non ciclica. Essa non ha un andamento preciso e prevedibile e può manifestarsi e scomparire in modo inaspettato.

Di solito, la mastodinia non ciclica insorge intorno ai 40 anni e tende a risolversi in modo spontaneo con l’approssimarsi della menopausa. Tuttavia, anche le donne più giovani possono sperimentare un disturbo simile.

Alla base del problema possono esserci cause molto diverse. Per questo, sarebbe opportuno rivolgersi al proprio medico curante per effettuare una diagnosi.

Tra le cause di mastodinia non ciclica troviamo:

  • L’assunzione di farmaci. Talvolta, il dolore al seno può essere uno spiacevole effetto collaterale di alcuni trattamenti come quelli prescritti per la terapia ormonale sostitutiva e i contraccettivi orali. In alcuni casi, anche diversi diuretici e antidepressivi possono determinare il disturbo;
  • Reggiseni troppo stretti. In molti casi, la mastodinia non ciclica può essere imputata all’utilizzo di un abbigliamento intimo non adeguato alla propria tipologia di seno, per forma o per dimensione. Per alleviare la sofferenza, può essere utile indossare un reggiseno che fornisca adeguato sostegno e che sia, allo stesso tempo, morbido e comodo. Nel caso in cui si svolga attività fisica, è bene dotarsi di un reggiseno sportivo ben aderente;
  • Eccessivo aumento di peso.
  • Infiammazione.
  • Traumi al seno.

Stati d’ansia, irritabilità e sbalzi d’umore: la sindrome premestruale

Per molte donne, i giorni che precedono le mestruazioni sono difficili.

Ci sentiamo tese, con i nervi a fior di pelle, pronte a scattare per un nonnulla.

Frasi che di solito ci lasciano indifferenti, in quei giorni scatenano in noi una forte irritazione oppure ci feriscono.

Situazioni che ignoreremmo ci fanno arrabbiare terribilmente, tanto da indurci a litigare con il partner o con i nostri familiari.

Ci sono momenti in cui vorremmo urlare e altri in cui ci sentiamo talmente a terra da scoppiare a piangere senza un motivo apparente.

Tutto ci sembra nero, triste, vuoto.

Sono gli sbalzi d’umore tipici della sindrome premestruale.

In quei giorni, il nostro umore è più labile e la nostra sensibilità amplificata a causa dei cambiamenti ormonali in corso. Ci troviamo di fronte a un vero e proprio disturbo, che di recente è stato anche inserito all’interno del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali nella categoria dei disturbi dell’umore.

Attacchi di fame

Anche tu quando hai il ciclo svuoteresti il frigorifero?

Sappi che sei in buona compagnia.

Gli attacchi di fame, infatti, sono un altro degli “effetti collaterali” delle mestruazioni, insieme ai dolori al ventre, alla stanchezza e agli altri disturbi che abbiamo elencato in precedenza.

L’impulso a mangiare può comparire in qualsiasi momento, all’improvviso, vicino o lontano dai pasti, persino a notte fonda. Si tratta di una fame emotiva, che ci spinge a divorare qualunque cosa, in particolare cibi grassi e ricchi di zuccheri, che danno più soddisfazione al palato e un maggiore senso di appagamento.

Di fatto, stiamo cercano un modo per contrastare quello stato d’animo cupo e quel senso di disagio che si accompagnano spesso alle mestruazioni.

Stiamo compensando.

Purtroppo, c’è il forte rischio di esagerare, mangiando senza freno e limite, tanto da aumentare di peso e far impennare la glicemia, con conseguenze sulla nostra salute.

Per il benessere delle donne a ogni età: Assist Forte Retard contro i disturbi legati al ciclo mestruale

Assist Forte Retard rappresenta in pieno la nostra idea di benessere per la donna, a qualsiasi età.

È un integratore alimentare 100% vegano, senza glutine e senza lattosio, che si adatta alla donna nelle diverse fasi della vita, dall’adolescenza fino alla menopausa.

Assist Forte Retard aiuta le donne sia giovani sia mature a sentirsi bene con il proprio corpo.

È un approccio terapeutico appropriato e completo per i sintomi del ciclo mestruale e della sindrome premestruale, quei giorno No in cui ci si sente gonfie, doloranti, irritate, più stanche del solito, completamente sottosopra.

Sono tutti malesseri che derivano dagli sbalzi ormonali e che Assist Forte Retard con il suo mix di principi attivi sa tenere a bada.

Grazie alla sua formulazione, è efficace contro tutti quei disagi fisici e psicologici provocati dalla minor produzione di estrogeni e progesterone: vampate di calore, insonnia, aumento del senso di fame, sudorazione eccessiva, mal di testa, umore instabile associato a irritabilità e nervosismo, depressione e secchezza vaginale.

Il rimedio più efficace offertoci dalla natura sono gli isoflavoni come la Genisteina, che sono anche in grado di controllare il progredire dell’osteoporosi e di rallentare in modo evidente l’invecchiamento cutaneo. Inoltre, sono efficaci contro i disturbi del seno quali le mastodinie e mastodinie cicliche, soprattutto in età giovanile.

La formulazione Retard si basa su compresse a rilascio controllato. Questa particolare tecnologia brevettata fa sì che i principi attivi vengano liberati lentamente, consentendo all’organismo di assorbirli in modo graduale. Così, l’azione di Assist Forte Retard e il suo effetto sono prolungati nel tempo.

Per eventuali segnalazioni o reclami, si prega di contattare il titolare del presente sito web all’indirizzo email gdtif@gditalia.biz

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