dermatiti da pannolino cura della pelle dei piccoli

Prendersi cura della pelle di neonati e bambini

La pelle dei bambini e quella degli adulti

La pelle dei bambini è più delicata di quella degli adulti. Quello che a noi non provoca alcun fastidio, può scatenare irritazioni molto forti nei più piccoli.

Ciò è dovuto a delle differenze strutturali piuttosto rilevanti.

Vediamole insieme.

Nei bambini molto piccoli lo strato più esterno dell’epidermide (strato corneo) è estremamente sottile. Le cellule che lo compongono non sono ancora saldate insieme in modo fa formare una struttura coesa e resistente.

Inoltre, nelle prime settimane di vita, le ghiandole sebacee non funzionano ancora in modo adeguato. Di conseguenza, non riescono a produrre un adeguato film idrolipidico, quell’invisibile mantello che avvolge la nostra pelle, mantenendola ben idratata.

Questo fa sì che la pelle dei più piccoli abbia la tendenza a perdere acqua e si disidrati più rapidamente, diventando secca.

Altra caratteristica della pelle infantile è la mancanza di un mantello protettivo acido determinato dal pH. La cute dei neonati, infatti, ha un pH quasi neutro, che si modifica molto lentamente nelle settimane successive alla nascita.

Inoltre, la pelle dei bambini piccoli produce poca melanina. Questa sostanza sintetizzata dal nostro organismo non determina soltanto la colorazione di pelle, occhi e capelli.

Serve anche a proteggerci dai danni provocati dalla radiazione solare.

È per questo che i più piccoli non dovrebbero mai essere esposti al sole se non per brevissimi periodi e nelle ore meno calde cioè al mattino presto o la sera, quando il sole è al tramonto.

Tutte queste caratteristiche fanno sì che la pelle dei bambini sia particolarmente sensibile alle aggressioni degli agenti esterni e soggetta a irritazioni di vario tipo.

Prodotti per la cura della pelle dei bambini: quali scegliere?

Come abbiamo visto, la pelle dei bambini è sottile e permeabile. Ciò significa che è poco resistente e che lascia penetrare facilmente le sostanze con cui viene a contatto, assorbendole.

Anche per questo è bene scegliere dei prodotti delicati, magari a base di ingredienti naturali, testati e sicuri per le pelli più sensibili.

Leggi bene l’etichetta e fai attenzione a:

  • tensioattivi aggressivi
  • petrolati (paraffina, oli minerali, vaselina)
  • siliconi
  • detergenti che contengono profumo

Queste sostanze largamente utilizzate nella produzione di cosmetici di uso quotidiano possono rivelarsi irritanti per la pelle delicata dei più piccoli. Meglio evitarli per quanto possibile.

Problemi di pelle in neonati e bambini piccoli

Dermatite da pannolino

Uno dei problemi più comuni con cui si trovano alle prese i genitori di neonati e lattanti è la dermatite da pannolino o eritema da pannolino.

I principali sintomi di questo disturbo cutaneo tipico dei bambini che indossano ancora il pannolino sono arrossamento, bruciore e rigonfiamento della pelle nella zona genitale, sul sederino, e sulla parte alta delle cosce.

Si tratta di un vero e proprio eritema o rush cutaneo, piuttosto doloroso per il piccolo, che nei casi più gravi può dare luogo anche a piaghe e ulcere.

Cause della dermatite da pannolino

L’irritazione è causata da una serie di fattori concomitanti.

Il pannolino che aderisce al corpo del bambino impedisce il passaggio dell’aria e non lascia traspirare la cute. Al suo interno, la pelle delicata del neonato si trova a stretto contatto con l’urina e le feci, che contengono sostanze irritanti, capaci di macerare la pelle e danneggiare la già debole barriera cutanea.

A questo si aggiunge lo sfregamento meccanico prodotto dal pannolino stesso sulla pelle del bebè.

Inoltre, le particolari condizioni dell’ambiente caldo e umido all’interno del pannolino provocano anche la proliferazione di batteri e funghi che possono aggredire la pelle del bambino e causare sovrainfezioni come la candida o l’impetigine.

Prevenire e trattare la dermatite da pannolino

Sapere come prendersi cura della pelle dei più piccoli permette di evitare l’insorgenza di problematiche cutanee come la dermatite da pannolino.

Esistono alcune buone norme da tenere sempre a mente per prevenire questo disturbo e ridurre al minimo il rischio che il neonato presenti degli sfoghi.

Prima regole per l’igiene e la salute della pelle dei bambini: cambiare spesso il pannolino.

Poco importa che si tratti di un pannolino lavabile o di un pannolino usa e getta. Quando il neonato o il lattante si sporca, deve essere cambiato il prima possibile per evitare il ristagno di liquidi.

In media, il cambio dovrebbe avvenire ogni 2-3 ore.

Prima di provvedere alla sostituzione, assicurati sempre di aver lavato bene le mani e procedi, utilizzando soltanto acqua tiepida per risciacquare.

Usa un detergente neutro solo se necessario e non più di due o tre volte al giorno.

Tra i prodotti GD, ti consigliamo ISODERMA, detergente neutro bilanciato senza sapone, con Aloe vera dal potere lenitivo. Un concentrato di dolcezza e delicatezza, ipoallergenico e senza profumo, indicato per la prima infanzia.

Dopo aver lavato accuratamente la zona pannolino, asciuga tamponando delicatamente con un panno morbido, evitando di sfregare.

Se sei fuori casa con il tuo bambino, puoi anche ricorrere a delle salviettine umide per la sua igiene. Ma ricorda di scegliere sempre salviette prive di alcool e senza profumo, che potrebbero rivelarsi irritanti.

Un suggerimento utile che viene da dermatologi e pediatri è quello di applicare sulla zona interessata una crema barriera come EUTRODIN crema lenitiva e protettiva che si stende come un velo leggero sulla pelle dei più piccoli, fornendo una protezione aggiuntiva contro gli agenti irritanti.

Contiene Ossido di Zinco, un lenitivo naturale con proprietà antinfiammatorie e antisettiche che spegne i rossori e calma le irritazioni. Questo la rende indicata nei casi di dermatosi croniche, come quelle causate da ristagno di urina nei pannolini dei bambini piccoli.

Quando possibile è bene lasciar respirare la pelle del bambino, esponendolo all’aria. Questo consente di ridurre gli effetti nocivi causati dallo sfregamento continuo con i materiali di cui è fatto il pannolino.

In caso di forte irritazione o sovrainfezioni, si consiglia di rivolgersi al proprio pediatra di fiducia per un controllo approfondito, in modo che possa effettuare una diagnosi e somministrare la terapia più indicata, da seguire con attenzione.



Pelle screpolata nei neonati e bambini piccoli

Nell’immaginario comune, la pelle dei neonati è rosea, setosa e morbida.

Eppure, durante i giorni di vita del tuo bambino, ti sei accorta che spesso ha la pelle secca e screpolata, che tende a desquamarsi e a venire via, soprattutto sulle mani e sul viso.

Non devi preoccuparti assolutamente: il fenomeno a cui stai assistendo è del tutto normale.

Per spiegare quel che sta succedendo dobbiamo pensare che, fino a poco fa, questo bambino si trovava al sicuro nel grembo della mamma, completamente avvolto dal liquido amniotico e ricoperto dalla “vernice caveosa”, una sostanza che protegge la pelle del feto dal contatto costante con l’acqua.

Quando il bambino viene alla luce, la vernice caveosa, ormai priva della sua funzione, scompare. La pelle del neonato, dunque, rimane priva di protezione, esposta al contatto con l’aria.

Lo strato più superficiale comincia a screpolarsi, lembo a lembo, lasciando spazio a uno strato più resistente, sebbene ancora molto delicato.

Potremmo dire quasi che i bambini appena nati fanno la muta.

Questo processo naturale non è doloroso né comporta alcun fastidio per il bambino.

Per rendere la pelle più morbida nelle zone in cui appare screpolata, è possibile applicare una crema idratante adatta ai più piccoli oppure un olio. Per non aggravare la disidratazione tipica della pelle infantile si consiglia di non esagerare con i bagnetti.

Durata limitata e acqua tiepida.

Dermatite atopica

Un altro disturbo cutaneo tipico di neonati e bambini molto piccoli è la dermatite atopica o eczema atopico, una malattia della pelle dovuta a un’alterazione della barriera cutanea, che causa secchezza della pelle (xerosi), infiammazione e intenso prurito.

Ha un andamento ciclico, che alterna fasi di remissione – durante le quali i sintomi si attenuano fino a scomparire del tutto – a fasi di riacutizzazione del disturbo.

In genere, i sintomi della dermatite atopica cominciano a manifestarsi intorno ai 2 o 3 mesi di vita e peggiorano sfregando e grattando la zona del corpo interessata dal problema.

Il problema può persistere anche per molto tempo, ma la dermatite atopica di solito tende a regredire e guarire in modo spontaneo con la crescita.

La comparsa del disturbo è non può essere ricondotta a un’unica causa, ma è legata a un insieme di fattori concomitanti quali la predisposizione genetica e fattori ambientali.

Gestire questa situazione per dei genitori può essere complicato, specie se il piccolo paziente affetto da dermatite atopica ha pochi mesi o pochi anni.

Al momento, infatti, non esiste una cura della dermatite atopica. Piuttosto possiamo parlare di trattamento dei sintomi. La terapia da utilizzare deve essere indicata da un medico dopo attenta valutazione del caso.

Per la detersione della pelle atopica dei più piccoli, suggeriamo l’uso di Avec detergente mousse, una spuma leggera e morbida che si stende col suo tocco gentile sulla cute, nutrendola e idratandola mentre elimina ogni traccia di sporco e impurità. Un semplice gesto che dona una piacevole sensazione di benessere e pulizia.

Per eventuali segnalazioni o reclami, si prega di contattare il titolare del presente sito web all’indirizzo email gdtif@gditalia.biz

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