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Come contrastare la cellulite

La maggior parte delle donne, anche quelle con un corpo longilineo, ne soffre e vorrebbe liberarsene. Stiamo parlando della cellulite, il grande nemico delle gambe belle e toniche, che ci piace sfoggiare sotto a gonne e vestitini nella bella stagione.

Gli esperti la definiscono con il nome scientifico di panniculopatia edematosa fibrosclerotica. Ma non c’è un accordo sulla sua natura.

Alcuni la considerano come una vera e propria patologia a carico dell’ipoderma, lo strato più profondo della nostra cute, chiamato anche tessuto adiposo o pannicolo adiposo. Altri, invece, come sottolineato dall’Istituto superiore di sanità, la considerano una condizione fisiologica, un inestetismo determinato da numerosi fattori diversi.

Ma come si manifesta la cellulite?

Le tre fasi della cellulite

È necessario sottolineare che la cellulite si presenta in modo differente a seconda dello stadio che ha raggiunto, cioè della sua fase evolutiva. Ci sono tre fasi:

  • Cellulite edematosa
  • Cellulite fibrosa
  • Cellulite sclerotica

Cellulite edematosa

Il primo stadio è quello della cellulite edematosa. Ciò che la caratterizza è la ritenzione idrica, cioè un ristagno di liquidi nei tessuti dovuto a un’alterazione del microcircolo cutaneo. Le zone colpite sono soprattutto quella delle caviglie, i polpacci, le cosce e, talvolta, le braccia. 

Dal punto di visa estetico, la superficie della pelle appare irregolare, pastosa, anche se non ci sono avvallamenti o buchi immediatamente visibili. Queste imperfezioni risultano evidenti nel momento in cui si va a “pizzicare” la pelle tra pollice e indice. In alcuni casi, la cellulite edematosa è accompagnata anche da smagliature, che segnalano una sofferenza a carico delle fibre.

Proprio perché questa condizioni si collega a problematiche del microcircolo, un altro sintomo frequente è una sensazione di gonfiore e pesantezza alle gambe. Un fastidio molto comune, anche tra le donne più giovani.

Cellulite fibrosa

Se non si interviene con rimedi adeguati, la cellulite edematosa evolve nello stadio successivo: la cellulite fibrosa.

Questa forma di cellulite è associata a una fibrosi cioè all’alterazione del tessuto connettivo al di sotto della cute. A causa della cattiva circolazione e del mancato drenaggio dei liquidi, le cellule del tessuto adiposo tendono a gonfiarsi, scatenando una reazione del tessuto connettivo, che prolifera in modo anomalo, si ispessisce e irrigidisce, perdendo elasticità.

Il suo segno più evidente di tutto questo è la cosiddetta “pelle a buccia d’arancia”, con buchi e avvallamenti visibili sulla superficie cutanea a occhio nudo. La pelle può anche presentare delle leggere discromie, cioè zone di colore differente rispetto a quello naturale.

Se si comprimono le zone colpite da cellulite fibrosa, si avverte fastidio e dolore.

Cellulite sclerotica

La terza fase e ultima fase di evoluzione è quella della cellulite sclerotica. In questo caso, il tessuto diventa duro dando luogo a un ispessimento cutaneo. Le zone di pelle interessata si presentano molli e cedevoli al tatto, molto alterate e ricche di noduli, che vanno a premere sulle terminazioni nervose, aumentando la sensazione di dolore al tatto.

Quando si raggiunge questo stadio, è piuttosto difficile intervenire.

Tutte le forme di cellulite appena descritte possono essere “compatte” o “molli” a seconda della tipologia del soggetto interessato. Come abbiamo detto all’inizio, infatti, questo inestetismo può colpire sia le donne sovrappeso che quelle più in forma, magre e sportive.

Cellulite e ritenzione idrica: non sono la stessa cosa

Spesso si sente parlare di cellulite e ritenzione idrica come fossero sinonimi, usando i due termini in modo alternativo, l’uno per l’altro. Questo modo di procedere, però, comporta confusione tra due condizioni che, per quanto connesse, non sono la stessa cosa.

La ritenzione idrica, infatti, è un fenomeno per il quale i fluidi presenti all’interno dell’organismo non vengono correttamente smaltiti. Questo ristagno di liquidi avviene solitamente nelle zone maggiormente predisposte all’accumulo di grasso come l’addome, le cosce e i glutei. Insieme ai fluidi, vengono trattenute anche le tossine, che vanno ad alterare e rallentare il metabolismo cellulare.

Il sintomo principale della ritenzione idrica è l’edema, un rigonfiamento dovuto proprio all’accumulo di fluidi nei tessuti.

Ciò che accomuna ritenzione idrica e cellulite è il fatto che entrambe hanno a che fare con problematiche del sistema circolatorio.

Come trattare la cellulite

La cellulite può essere contrastata? La risposta è sì, ma bisogna intervenire in modo tempestivo e precoce, impedendole di degenerare nelle sue forme più gravi e difficili da trattare.

La prima arma è la prevenzione, che passa attraverso uno stile di vita sano.

Praticare una regolare attività fisica consente di tenere sotto controllo il peso corporeo, evitando l’accumulo di grasso (tessuto adiposo) e aiuta anche a drenare liquidi in eccesso, liberando l’organismo. Solitamente, si suggerisce di svolgere sport di tipo acquatico come acqua gym, hydrobyke, nuoto etc. Questo perché l’acqua esercita un massaggio in grado di stimolare e migliorare la circolazione venosa e linfatica, favorendo l’eliminazione delle tossine.

Ma tutti gli sport di tipo aerobico possono aiutare in questo senso.

Un’attenzione particolare deve essere riservata anche alla dieta o meglio al regime alimentare. Innanzitutto, è bene ridurre la quantità di sale consumata durante i pasti poiché questa sostanza favorisce la ritenzione idrica. Occorre limitare anche alcuni cibi in particolare come gli insaccati, ricchi di grassi saturi e zuccheri semplici. Attenzione anche a dolci e bevande zuccherate gassate, che andrebbero sostituite con spremute e succhi al naturale. Da privilegiare, come suggeriscono i nutrizionisti, frutta e verdura, accompagnate da legumi e carni magre.

Bere molta acqua per favorire la diuresi e la depurazione dell’organismo.

Ridurre anche l’alcol e fumare meno aiuta.

A tutto questo si consiglia di associare l’utilizzo di un trattamento topico, come Angioton Crema gel, a base di estratti vegetali (Melitolo, Vite rossa, Ananas, Ginkgo Biloba, Mentolo e Mentile). Un prodotto dall’efficace formulazione, capace di rinforzare i capillari e di migliorare la microcircolazione, favorendo il riassorbimento dei liquidi in eccesso.

La sua azione è particolarmente indicata per il trattamento della cellulite nel suo primo stadio, quello in cui prevale la ritenzione idrica.

Angioton Crema può essere associata ad altri interventi come i massaggi linfodrenanti che, attraverso la manipolazione delle zone interessate dall’inestetismo, stimolano il sistema circolatorio e quello linfatico.

In caso di cellulite in stato avanzato, è opportuno lavorare anche dall’interno, attraverso un integratore come Angioton Plus Retard. Selezionati estratti vegetali quali Vite Rossa, Betulla, Ippocastano, Mirtillo e Ananas intervengono sull’accumulo di liquidi con funzione drenante. Grazie a questa specifica e ricca formulazione, Angioton Plus Retard è un valido aiuto nella lotta contro la cellulite e la ritenzione idrica.

Per eventuali segnalazioni o reclami, si prega di contattare il titolare del presente sito web all’indirizzo email gdtif@gditalia.biz

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