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Piccole regole per il bucato dei bambini

La pelle dei più piccoli, soprattutto dei neonati, è molto delicata e reattiva. Durante i primi mesi di vita, arrossamenti, irritazioni e persino allergie sono piuttosto frequenti.

Per questo è molto importante, scegliere con cura gli indumenti che faremo indossare al nostro bambino ed è altrettanto importante, anzi fondamentale, provvedere a una corretta igiene dei tessuti. Non basta lavarli, eliminando ogni traccia di sporco, dalle macchie di pappa, ai rigurgitini, dai residui di latte alle chiazze di colore dei pennarelli, passando per le tracce di sudore.

I nemici più insidiosi si nascondono tra le pieghe della stoffa, invisibili a occhio nudo. Si tratta di virus e batteri, che si depositano sui vestiti e sono in grado di sopravvivere per giorni o addirittura settimane.

Pensiamo, per esempio, all’Escherichia coli, che può causare infezioni delle vie urinarie come la cistite. Oppure allo Staffilococco aureo, responsabile di diverse infezioni della pelle che si presentano sotto forma di impetigine, eritema o vesciche.

Gli indumenti non correttamente igienizzati possono diventare veicolo di malattie di vario tipo. Di conseguenza è bene prendere qualche precauzione in più per proteggere i nostri figli, le cui difese sono meno efficaci.

Ecco, dunque, qualche piccolo suggerimento alle mamme e ai papà alle prese con il bucato dei bambini.

Lavare sempre i vestiti nuovi di neonati e bambini

Prima regola fondamentale: i capi appena acquistati, vanno sempre lavati prima di essere indossati. Questo, naturalmente, non vale soltanto per gli indumenti dei bambini, ma più in generale per i vestiti di tutti i componenti della famiglia.

Particolare attenzione, però, va riservata al corredino del neonato, che deve essere igienizzato prima dell’uso. Questo perché sulla stoffa potrebbero essere presenti residui di sostanze potenzialmente nocive, utilizzate per trattare i tessuti. Inoltre, non sappiamo come è stato effettuato il trasporto, come sono stati conservati i vestiti e per quanto tempo in magazzino e in negozio.

 Che si tratti di un pigiamino, di un body o di un cappellino invernale, meglio mettere tutto in lavatrice.

Alte temperature? No grazie

A differenza di quel che si crede comunemente, per uccidere germi e batteri non è necessario impostare la lavatrice su temperature molto elevate.

Anzi, procedere in questo modo potrebbe rivelarsi dannoso a lungo andare. Secondo uno studio dell’Università di Furtwagen, in Germania, l’utilizzo di programmi ad alte temperature per lavare i panni potrebbe causare la proliferazione dei batteri poiché si va a creare un ambiente caldo e umido che favorisce questi microrganismi.

La temperatura ideale sarebbe intorno ai 40° gradi. Fare il bucato in questo modo, aggiungendo i prodotti giusti, consente di ottenere un adeguato livello di igiene, risparmiando e tutelando anche la natura.

Lavare a temperature più basse, infatti, permette di contenere il consumo di energia e quindi i costi in bolletta. Allo stesso tempo, si riduce la quantità di anidride carbonica prodotta e il rilascio di microfibre che si disperdono nell’ambiente.

Meglio lavare gli indumenti dei bimbi a parte

Altra regola d’oro: meglio separare gli indumenti dei bambini da quelli degli altri membri della famiglia, soprattutto quando si parla di neonati di pochi mesi. I vestiti di mamma, papà o di fratelli e sorelle più grandi, infatti, potrebbero ospitare germi e altri microrganismi che andrebbero a colonizzare anche le tutine, la biancheria e il resto del vestiario del piccolo.

Per questo motivo, è bene dividere i capi non soltanto durante il lavaggio, ma anche prima, procurandosi un cesto per i panni sporchi in più, in cui riporre i capi del bimbo.

Attenzione ai residui di sapone e detersivo

Non soltanto lo sporco. Anche i residui di sapone e detersivo possono scatenare reazioni sulla pelle delicata di bambini e neonati. Quando lavate bavaglini, mutandine, salopette, body ma anche il tessuto sfoderabile della culla o la copertina che usate dentro il passeggino, si raccomanda sempre di risciacquare bene, onde evitare che rimangano tracce di detergente.

Il detergente più adatto per il bucato dei bambini

Che scegliate un detergente per il bucato liquido o un sapone in polvere, fate sempre attenzione alla composizione. Leggere l’INCI vi permetterà di capire se quel prodotto per l’igiene dei tessuti è adatto alle esigenze della pelle delicata del vostro bambino.

Quali caratteristiche dovrebbe avere un detergente per il bucato di neonati e bambini?

  • Non deve contenere additivi chimici, tensioattivi di origine petrolchimica o coloranti
  • Deve essere privo di profumo
  • Deve essere privo di candeggina
  • Deve essere ipoallergenico
  • Deve essere naturale

Queste sostanze, infatti, sono molto aggressive e possono provocare fastidi e irritazioni, anche nei bambini che non soffrono di allergie o di dermatite atopica.

Per un’igiene profonda e sicura di indumenti e biancheria dei più piccoli, suggeriamo l’utilizzo di Nevoxil. È il nostro igienizzante a base di Percarbonato di sodio, una molecola che a contatto con l’acqua libera ossigeno nascente, capace di agire in profondità sulle fibre dei tessuti. Sanitizza tutti i capi di abbigliamento, eliminando spore, funghi, cocchi e batteri.

Può essere utilizzato in lavatrice, in aggiunta al normale detersivo, o anche per il lavaggio a mano ed è efficace anche in acqua a 30° (o a basse temperature).

Per eventuali segnalazioni o reclami, si prega di contattare il titolare del presente sito web all’indirizzo email gdtif@gditalia.biz

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