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Perchè cadono tanti capelli?

Quante volte, dopo aver fatto uno shampoo, ti rendi conto di aver lasciato tanti capelli nella doccia? Fino a un certo punto, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Perdere una certa quantità di capelli al giorno – tra i 50 e i 100 circa – è del tutto normale e fisiologico. Questo perché sulla nostra testa avviene un continuo ricambio e, in teoria, il capello caduto verrà immediatamente sostituito da un altro.

Il ciclo di vita del capello

I capelli, infatti, hanno un loro ciclo di vita che prevede una nascita, una lunga fase di crescita e, infine, una morte, che coincide con la caduta. Tutto questo, però, non sarebbe possibile senza la struttura da cui si origina il pelo cioè il follicolo pilifero, una formazione di origine epidermica estremamente complessa, che si trova all’interno del cuoio capelluto.

L’attività del follicolo pilifero può essere distinta in tre diverse fasi:

  • Fase anangen o fase di crescita: il follicolo produce il capello che cresce piuttosto rapidamente, più o meno al ritmo di un centimetro al mese. La durata della fase di anangen non è fissa, viene determinata anche da fattori genetici. In media, però, il periodo di crescita del capello può durare dai 2 ai 7 anni. Poi subentra la seconda fase, la fase catagen;
  • Fase catagen o fase di involuzione: a questo punto del ciclo, la crescita del capello si interrompe, comincia l’involuzione, con un arresto progressivo delle funzioni vitali. Ciò significa che il capello non si allunga più. Ma non è ancora arrivato il momento della caduta. La fase di catagen è molto breve, dura di solito circa 2 settimane
  • Fase telogen o fase di riposo: L’ultimo periodo di vita del capello è quello della fase di riposo, durante la quale il follicolo pilifero entra in una sorta di stasi, che può durare due o tre mesi. Durante quei giorni, il capello si trova ancora all’interno del follicolo, ma le sue attività vitali sono completamente cessate. È un capello già morto, ma che rimane al suo posto sul cuoio capelluto ancora per un po’ di tempo. Basta una leggera trazione (come quella esercitata da una spazzola) perché venga via. Se non si fa nulla, cadrà naturalmente, sotto la spinta del nuovo capello che sta crescendo al di sotto e che andrà a sostituirlo.

 

A noi sembra che tutti i nostri capelli crescano con la stessa velocità. Ma non è affatto così. Sulla nostra testa ci sono dai 90.000 ai 120.000 follicoli piliferi e ciascuno di essi sta attraversando una delle fasi del ciclo di cui abbiamo appena parlato.

Solo che non possiamo accorgercene a occhio nudo!

Possiamo osservare, però, che in autunno i capelli cadono con maggiore frequenza, quasi come le foglie. Il fenomeno interessa donne e uomini, di tutte le età, ed ha a che fare con il particolare momento dell’anno. Secondo gli studi, infatti, a partire da ottobre, il cambiamento del clima e l’abbassarsi delle temperature, influisce sull’attività dei follicoli piliferi, stimolandoli e accelerando il ciclo. Si arriva così a perdere anche fino a 150 capelli al giorno. Ma si tratta, solitamente, di una condizione temporanea e reversibile.

Caduta dei capelli: quando preoccuparsi?

Sicuramente, capelli folti, resistenti e lucenti sono un segno di buona salute e benessere generale.

Quand’è, allora, che bisogna cominciare a preoccuparsi?

Esistono una serie di piccoli segnali da tenere in considerazione, campanelli d’allarme che dovrebbero spingerci ad approfondire la questione della caduta dei capelli con un esperto tricologo, in grado di effettuare una diagnosi e darti i giusti consigli per prenderti cura della tua chioma.

 Ecco a cosa fare attenzione

  • Capelli più sottili: se noti che su alcune porzioni della tua testa i capelli sembrano più sottili, potresti trovarti di fronte a un principio di diradamento;
  • Cambiamento nell’attaccatura: la parte superiore del capo, quella della fronte e delle tempie, sono le zone in cui solitamente si perdono più capelli. Se l’attaccatura ti sembra più alta del normale, forse è arrivato il momento di richiedere un consulto;
  • Caduta di ciocche consistenti: quando ti lavi, trovi tanti capelli nel piatto della doccia che rischiano anche di bloccare lo scarico? Quando ti pettini, tra i denti della spazzola trovi intere ciocche? Quando ti alzi al mattino, il cuscino è coperto di capelli? In questo caso, forse è il caso di rivolgersi a un tricologo e cominciare un trattamento anticaduta

Alopecia androgenetica, la malattia dei capelli che colpisce uomini e donne

 

L’alopecia androgenetica è una malattia dei capelli molto diffusa, sia tra gli uomini che tra le donne. Con il trascorrere dell’età, aumenta la possibilità di esserne colpiti. Si stima che circa l’80% dei maschi adulti bianchi vadano incontro a questo fenomeno nel corso della propria vita.

Generalmente, i primi segni dell’alopecia androgenetica si manifestano dopo i 30 anni. La forma più grave di questa condizione, però, può dare segni della propri presenza fin dai 18 anni.

Alopecia androgenetica e miniaturizzazione del capello

Molti credono che la calvizie coincida con la perdita di capelli in senso stretto.

In realtà, però, l’alopecia androgenetica provoca innanzitutto un assottigliamento del capello, che si fa più corto, rado, così chiaro da essere quasi invisibile. Il capello diventa una sorta di pelo sottile, corto e privo di pigmento. Quando il follicolo non produce più il capello, quella zona della testa rimane scoperta e si ha, quindi, la calvizie.

Questo assottigliamento deriva da un processo di rimpicciolimento del follicolo pilifero che, trovandosi in uno stato di sofferenza, non riesce più a produrre capelli sani e ben saldi sulla testa. Tale processo, noto come miniaturizzazione del capello, è innescato dall’azione degli ormoni androgeni e in particolare dal diidrotestosterone (DHT).

Fattori ormonali e genetica nella calvizie

Non è un caso se si parla di alopecia androgenetica.

Questo termine scientifico sintetizza gli aspetti fondamentali della malattia del capello.

Il termine “alopecia” sta a indicare il processo di diminuzione della qualità (colore, spessore) e quantità dei capelli o anche la loro scomparsa. Deriva dal greco “alopex”, che significa “volpe” e fa riferimento al modo in cui questo animale muta la propria pelliccia in primavera, perdendo il pelo a chiazze.

“Andro” sta proprio a indicare gli ormoni androgeni tipicamente maschili, la cui presenza nell’individuo, uomo o donna, è fondamentale per determinare la calvizie. La perdita di capelli non dipende da un’eccessiva concentrazione di ormoni maschili nel sangue quanto dalla maggiore sensibilità e risposta del capello a questi ormoni.

Non è affatto vero, dunque, che i calvi hanno più testosterone. È soltanto uno dei tanti falsi miti sulla perdita di capelli che occorre sfatare.

C’è poi quel “genetica” che indica come l’altro fattore individuato sia quello genetico, la predisposizione ereditaria. Diversi ricercatori studiano da tempo la questione e cercano di determinare in modo più preciso quali siano effettivamente i geni che ci mettono in condizione di sviluppare la calvizie. Secondo uno studio recente della China Agricultural University, i cui risultati sono stati resi noti nel 2019, la chiave di volta potrebbe essere la mutazione genetica della proteina Map2 che porterebbe a una riduzione della densità del follicolo pilifero allo stato embrionale.

L’osservazione diretta permette di dire che la calvizie è più precoce e grave quanti più membri della famiglia ne sono affetti.

Altre cause e fattori aggravanti della caduta di capelli (defluvium capillorum)

 

Non è detto che se noti un diradamento dei capelli, tu sia affetto da alopecia androgenetica. Come detto in precedenza, l’aspetto dei nostri capelli è indice dello stato di salute generale dell’organismo.

Di conseguenza, se la chioma si fa meno folta, potrebbe essere indice della presenza di qualche altra patologia o di abitudini di vita scorrette.

Altre possibili cause della calvizie:

  • Malattie generali
  • Interventi chirurgici
  • Febbre molto elevata
  • Somministrazione di terapie farmacologiche
  • Carenze nutrizionali

Farmaci che possono causare caduta di capelli

Bisogna fare molta attenzione anche alle sostanze che si assumono. I farmaci sono concepiti per trattare varie patologie ma tra gli effetti collaterali indesiderati può esserci anche la caduta dei capelli, definita alopecia iatrogena o alopecia da farmaci. La più conosciuta è quella associata ai farmaci chemioterapici ma i composti interessati sono molti di più.

Attenzione quindi alle medicine per la pressione (farmaci antipertensivi), agli anticoagulanti (eparine e dicumarolici), agli antidepressivi, ai farmaci per ridurre i livelli di colesterolo, alla vitamina A, e ai farmaci per la tiroide (carbimazolo, propiltiouralcile, tiroxina).

Calvizie e dermatite seborroica: quale legame?

Tra i fattori che possono aggravare la perdita di capelli c’è la dermatite seborroica, una condizione infiammatoria che colpisce le aree del corpo caratterizzate da forte presenza di ghiandole sebacee (volto, cuoio capelluto) e che si manifesta con squame giallastre e untuose, eritema e prurito.

L’infiammazione associata a questa particolare condizione della cute può determinare una fibrosi, con conseguenze scomparsa del follicolo pilifero. Inoltre, la stessa infiammazione può accelerare la calvizie poiché induce il follicolo a passare rapidamente alla fase telogen (fase di riposo) a cui segue la caduta del capello.

 

Alopecia androgenetica: come si manifesta?

L’alopecia androgenetica, come abbiamo visto, è una patologia con base ormonale, determinata dall’azione degli androgeni sui capelli. Non tutti i capelli, però, reagiscono allo stesso modo. Esistono zone del cuoio capelluto più sensibili, che sono quelle solitamente interessate dalla calvizie. Si tratta dell’attaccatura dei capelli (zona frontale) e della parte superiore della testa (zona del vertice).

Quando il diradamento interessa la zona del vertice, si parla di diradamento vertex, comunemente noto come “chierica”.

In queste zone particolari, i capelli vanno incontro a un progressivo assottigliamento (miniaturizzazione) che, almeno all’inizio, non interessa tutti i capelli allo stesso modo. È per questo che, nelle forme lievi di alopecia, non ci si ritrova con la testa calva ma si assiste a un diradamento, causato dal fatto che alcuni capelli si sono accorciati e hanno perso il pigmento, mentre altri sono rimasti del loro spessore e lunghezza originari.

Man mano che il processo va avanti, anche gli altri capelli vengono coinvolti finché l’intera testa non appare del tutto glabra, priva della capigliatura.

 

Perdita dei capelli: un aiuto dalla natura con Aptodin Plus Retard e la linea Tricodin

 

GD Tecnologie interdisciplinari farmaceutiche ha messo a punto da tempo un protocollo capelli, un sistema tricologico in tre fasi che consente di prendersi cura in modo attento di capelli e cuoio capelluto, prevenendo e trattando la perdita di capelli.

Primo passo è l’integrazione di sostanze che danno nuova forza e robustezza al capello sottile e infragilito attraverso l’assunzione di APTODIN PLUS RETARD, l’integratore alimentare 100% vegan con Serenoa Repens, efficace rimedio naturale contro la calvizie grazie alle straordinarie proprietà anticaduta, riconosciute dall’intera comunità scientifica. Aptodin plus retard è un valido supporto al trattamento dell’alopecia androgenetica e del defluvium.

La sua efficacia è potenziata dall’assunzione in combinazione con NeoTricodin Frizione idroalcolica, l’innovativo trattamento anticaduta che nutre e rinforza il capello, contrasta il diradamento e la miniaturizzazione. Attraverso un sapiente mix di principi attivi, NeoTricodin Frizione è anche in grado di favorire la ricrescita, aumentando il numero di capelli in fase anagen nelle zone che presentano calvizie.

L’ultimo passo del protocollo prevede l’uso degli shampoo di trattamento, specificatamente formulati per andare incontro alle esigenze dei vari tipi di capelli:

Tricodin Shampoo al Catrame, pensato per capelli che presentano dermatiti o psoriasi

Tricodin Antiforfora, che elimina tutti i tipi di forfora, grassa e secca, normalizzando i livelli di sebo e lasciando i capelli puliti e idratati

Tricodin Capelli Grassi, che riduce e normalizza la produzione di sebo, alleviando irritazioni, arrossamenti e infiammazioni

Tricodin Capelli Secchi e Sfibrati, ristrutturante, nutritivo, idratante e protettivo, indicato per i capelli stressati e danneggiati

Tricodin Shampoo Delicato HF, per l’uso quotidiano

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